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Max Sammy

E’ il factotum del gruppo......riesce a suonare gli strumenti più disparati tutti con estrema naturalezza risultando fondamentale per dare delle sonorità così varie e speziate ai brani del gruppo. Ultimamente ha concentrato i suoi sforzi sull’approfondimento dello studio della tromba (e non solo quella musicale). Sono da sottolineare le interessantissime Jam Session che il buon Sammy ha eseguito nelle sue ultime esibizioni live....da notare poi come gli altri membri del gruppo si dimostrino sempre entusiasti nel proporre tali performance.

 


Note Biografiche

A quanto risulta dalle notizie trapelate dai manager e dai produttori del gruppo, pare che Max sia il più giovane elemento del brillante sestetto genovese, di classe 1975. Cresciuto nella più ferrea disciplina dell’istituto M. Champagnat, il Sammy si rivelò fin dai primi anni della sua vita un personaggio complesso e stravagante. È in questo periodo che il giovane Max approfondisce il suo studio dei testi religiosi e, dopo aver accarezzato l’idea di farsi fratello Marista (visto Suor Sventravacche...) rinuncia ed impara invece a suonare il contrabbasso ed il pianoforte, diplomandosi a pieni voti al conservatorio con bacio accademico del rettore davanti al ritratto di N.Paganini. L’incontro con Al Will Hymen risale al periodo delle scuole medie. I due sviluppano in questo periodo numerosi trattati sulla simpatia e sulla semplicità delle persone che frequentano l’istituto. Le numerose note sul registro sono la conferma dell’intricata personalità del soggetto, spesso incompreso dagli insegnanti, non certo ancora pronti per l’innovazione culturale che Max avrebbe apportato nel seguito della sua carriera; tali note non contribuirono certo ad abbattere il suo solido morale, ma servirono, al contrario, a sviluppare le ormai ben note doti dialettiche dell’artista genovese. Per aprirsi a nuove idee e a nuove correnti di pensiero, il Sammy, ormai quattordicenne, decide di dare una svolta alla sua carriera scolastica cambiando istituto e rivolgendo la sua attenzione al liceo M.L.King. È qui che la sua esuberanza artistica contagia gli altri elementi del gruppo, conosciuti all’età di diciassette anni. Le note vicende del caso Milkmouth contribuirono a irrobustire la fierezza dello spirito di Max Sammy, che, nel frattempo, aveva già ottenuto vari diplomi di chitarra classica e moderna. A tal proposito, è da ricordare la penosa vicenda in cui i suoi amici Eddie Van Halen e Alan Holdsworth soffiarono a Max, con un raggiro, il brevetto della tecnica del tapping. Dopo la performance di Live at Cinema Palazzo, il Sammy si dedicò agli studi di giurisprudenza, e si laureò a pieni voti nel 1998. L’esperienza con i Bersaglieri, che lo condusse al tour internazionale in Spagna come solista alla tromba, lo confermò come musicista poliedrico, portando all’estasi centinaia di ballerine spagnole, molte delle quali finirono nel suo letto.

(a) Lo Skennon sedotto dalla performance del Sammy

(b) Il Sammy mentre plagia i Take That